Studio di architettura
La casa è degli anni ’20, lo studio si affaccia su due cortili e su strada. Due appartamenti contigui sono stati svuotati per ottenere una pianta articolata ma libera, dove lo spazio viene definito da diaframmi e pareti vetrate. Tre zone concatenate: l’ingresso-reception, l’area delle postazioni individuali, il laboratorio, l’area dedicata ai computer. Colori primari e sfumature di neri e di grigi definiscono ogni area, sottolineano i passaggi, evidenziano la memoria di una preesistenza. Gli elementi di dettaglio e i materiali rafforzano, nella loro unicità, un comune denominatore progettuale e spaziale.

Milano 1997
Progetto Calvi Merlini Moya

Foto Andrea Zani